mercoledì 10 novembre 2010

G.

Io sono un veterano delle occupazioni, questa è la mia terza occupazione, solo che questa volta è anche una situazione difficile. Perché mi sono separato ho due bambini piccoli uno di 8 anni e uno di 2 e mezzo, quando una famiglia si separa non è bello. Ma io vorrei che qui ci fossero degli spazi belli perché loro vengano a trovarmi. Le occupazioni sono una soluzione reale per noi. Nelle prime occupazioni nelle quagli sono stato eravamo tutti italiani. Ormai siamo di tutto il mondo, ma gli italiani ormai non capiscono queste situazioni di difficoltà.

Io cerco di capire e andare d’accordo con tutti. I rom sono una realtà interessante, loro hanno il fuoco e al pomeriggio, in serata si mettono a chiacchierare intorno, una volta sono andato e mi hanno detto ognuno si porta la propria bevanda, mi sono portato il mio vino da casa, e ci siamo fatti due chiacchiere. Soprattutto tra di loro, io li ascoltavo ed ogni tanto qualcuno mi traduceva cosa dicevano, nella mia esperienza la cosa importante è il rispetto tra di noi. Poi le occupazioni permettono a tutti noi, chi sta in mezzo la strada di avere un tetto. Certo bisogna imparare a convivere, non è facile, ma ci sono le assemblee in cui ognuno piano piano deve parlare, come si dice a Roma “chi non parla testa di cucuzza”.

Siamo circa 60 famiglie, e certo lo spazio non manca, pero bisogna sempre lottare per mantenere quello che si guadagna, devi manifestare per fare sentire i tuoi problemi. Le occupazioni, entrare e prendere i posti vuoti ormai è un tema di sopravivenza, ma dopo bisogna adibirli ad allogi, avete visto cosa è questa fabbrica. La situazione è disperata, una signora si è legata alla statua del campidoglio per denunciare che non aveva casa. Con Alemanno tutto è peggiorato, non c’è più dialogo e per noi non ce soluzione, nessuno ci pensa a noi.

Qui dentro non ci lasciamo stare, la squadra ad esempio, io sono vetraio, da quando ero piccolo, ci sono i falegnami, muratori, elettricisti, saldatori, per me che sono disoccupato da tre anni, è una forma di lavoro che mi piace. Anche qua siamo complementari. I rom hanno pulito tutto, il rame, il ferro, ma a un certo punto ci siamo accordati per vendere il ferro e dividere tutto per aiutare ad ogni famiglia a migliorare la propria casa. La fabbrica si è dopo riempita di murales dei ragazzi delle borgate Tor Bella Monaca , ed altre qua in torno, sono veramente belli.

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