venerdì 19 novembre 2010

Ricordare, raccontare, tramandare.

(di Stefania De Simone)


In qualsiasi tipo di esperienza ci si trova sempre davanti alla necessità di dover raccontare il lavoro che si è svolto, il filo conduttore degli eventi. Uno strumento intuitivo e di facile trasmissione è quello del blog. Questo ci permette di raccontare, come in un diario, gli obiettivi, le trasformazioni, i risultati, nonché provare a comunicare le relazioni che si creano tra i soggetti partecipanti a tale esperienza.

Il blog consente di utilizzare diversi tramiti per raccontare: possiamo avere contributi attraverso filmati, foto e testi. Ciascuno di questi strumenti racconta la realtà vissuta con occhi diversi. Le parole sono quasi sempre più chiare, dirette, lasciano meno spazio alla percezione individuale e, al pari di un filmato, possono narrare un’esperienza, incuriosire il prossimo. Le foto immortalano un istante, lo imprimono negli occhi, sono i nostri ricordi, sono frazioni di tempo che colpiscono ed emozionano.

Il blog è fatto innanzitutto per essere divulgato ed i contributi devono essere scelti secondo questo fine. Selezionare un contributo per me ha significato cercare di capire lo spazio, l’interlocutore, la situazione e cercare di descriverli. Gli utenti del blog hanno guidato la sua formazione, sia nella scelta del supporto che in quella dei contenuti. Ma questi contenuti sono appunto filtrati e formano l’idea di Metropoliz in chi, non essendoci mai stato, ne viene a conoscenza per la prima volta attraverso questo blog.

Ma questo blog non è destinato solo a coloro che vengono a contatto con Metropoliz consultandolo, ma anche e soprattutto a noi, che attraverso la nostra esperienza lì abbiamo contribuito alla sua compilazione raccogliendo materiali ed impressioni.

Fino ad oggi ci siamo fermati alla pura descrizione, ma semplicemente osservare non significa comprendere, far proprio un metodo conoscitivo, che consenta di relazionare la propria esperienza ad altre.

I primi giorni del blog, durante la settimana del workshop, sono stati colmi di interventi, ma ora che questo finisce, che funzione avrà il blog? Ricordare? Certamente la memoria, il tramandare questa esperienza, è un tassello importante per la gestione del blog, ma non potrà essere l’unico. Le immagini ed i contributi devono essere spunti per le nostre considerazioni. L’analisi critica di quello che è successo in quei giorni, ritengo debba essere la tappa successiva del nostro lavoro.

Ricordare, raccontare, tramandare, questi sono i passaggi che ognuno di noi dovrebbe fare. Il blog dovrebbe diventare uno strumento attraverso cui implementare le nostre conoscenze. In tal senso potrebbe essere il punto di incontro di riflessioni diverse.

1 commento:

  1. ciao stefania,
    bravissima, bel post. Mi piace come dici che 'osservare' non basta ma bisogna fare un passo in più e 'riflettere'. Capisci il ruolo fondamentale del blog nella produzione di conoscenza verso e per Metropoliz e ti fai ulteriori domande sul suo ruolo, sia per chi ha vissuto l'esperienza dall'interno, sia per chi è un esterno.
    Il blog non è solo un archivio, un raccoglitore, ma come scrivi alla fine, è uno strumento di crescita.

    Ottimo davvero,
    Giorgio

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